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L'Uisp su Corriere Buone Notizie con la storia di Margherita

Sul supplemento del Corriere della Sera l'intervista di Claudio Arrigoni alla giovane cestista. Il 21 marzo è andato in onda il servizio del Tg1

 

La storia di Margherita Contrastini, undicenne che pratica basket in carrozzina con la Briantea84, affiliata Uisp Lariano, ha entusiasmato il mondo dello sport sociale e per tutti, ma non solo. La scelta di uno sport pensato per persone con disabilità da parte una giovanissima normodotata ha emozionato e mandato un segnale di inclusione e amicizia, che è stato colto anche da testate importanti, come Corriere Buone Notizie, supplemento settimanale del Corriere della Sera.

L'intervista di Claudio Arrigoni è stata pubblicata nell’edizione di martedì 19 marzo: “Il suo primo sport è stato la danza, anche perché mamma la insegnava. Poi atletica, pallavolo, arrampicata. Lo scorso anno ha diviso il tempo fra il trampolino elastico e i momenti alla Bebe Vio Academy: «Mi piaceva l’ambiente, le persone, gli insegnanti. Stavo bene». C’erano la scherma e la pallavolo da seduti, il calcio con le stampelle, soprattutto il basket in carrozzina. «Quando finiva con gli altri sport, correva a prendere una carrozzina e si metteva a tirare», ricorda Marco Tomba, uno degli insegnanti della Bva e coach delle giovanili di Briantea84”.

Le idee chiare e la sensibilità di Margherita ha attirato l’attenzione anche della Rai che nella mattinata di giovedì 21 marzo ha trasmesso all'interno del Tg1un servizio, realizzato da Monica Matano, con le voci di Margherita, del suo coach e del papà Giorgio. Il servizio è solo l’anticipazione di un contributo più lungo che verrà trasmesso nei prossimi giorni.

GUARDA IL SERVIZIO DEL TG1

“Questo sport mi insegna che si può stare tutti insieme, proprio tutti, quelli disabili e quelli normo. Dovrebbe essere così anche non nello sport ma nella vita di tutti i giorni”. "Margherita cammina col sorriso e quando gioca quel sorriso continua a mantenerlo, quindi credo sia un esempio un po' per tutti, al di là dello sport paralimpico o non paralimpico. Margherita è da prendere come esempio come persona, non come solo sportiva”, ha detto Marco Tomba, il suo allenatore alla Briantea84.

Una scelta non convenzionale, spontanea e controcorrente che è un inno all'uguaglianza. Il padre di Margherita, Giorgio, che abbiamo intervistato subito dopo il primo incontro ufficiale di Margherita, ci ha raccontato com’è iniziato tutto, sottolineando il concetto espresso da sua figlia che più lo ha colpito: “Il basket in carrozzina mi piace perché andiamo tutti alla stessa velocità”.

Infatti, il basket in carrozzina è l'esempio perfetto di integrazione, sport e socialità che si fondono nel nome dello sportpertutti. Tutti valori che l’Uisp, con il suo impegno, rivendica a gran voce. Si tratta di una delle attività sportive che meglio sono state adattate alla disabilità e pertanto è considerato tra i più inclusivi, potendo essere praticato da atleti con e senza disabilità. In base al tipo di difficoltà motoria vengono assegnati un colore e un punteggio che sul parquet rendono uguali i giocatori. Il basket in carrozzina è diventato uno degli sport più diffusi al mondo. Si stima che ci siano campionati o competizioni in 75 paesi.

“Margherita ha sempre mostrato quanto ami lo sport. Anche con riflessioni che alla sua età potresti non aspettarti - si legge nell’articolo di Corriere Buone Notizie - A scuola e alla Bva le chiedono cosa le piaccia dello sport. E lei, decisa, scrive: «Un po’ tutto. Per me fare sport significa condividere del tempo non solo con il compagno di squadra, ma anche con l’avversario... Ti può regalare emozioni, a volte negative, ma sempre belle da provare, perché praticare sport mette allegria ed energia, quindi anche qualche rivalità può essere divertente e può farti crescere»”.c

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